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Rosa Mundi alla Biennale di Durazzo 2024 – XX edizione Giornata del Contemporaneo

The National Pavilion of Italy_Rosa Mundi_web

L’Istituto Italiano di Cultura per la Giornata del Contemporaneo è lieto di presentare l’istallazione HOMO SINE HOMO: metamorfico postumano dell’artista Rosa Mundi parte della Biennale di Durazzo – 1° edizione

Titolo dell’installazione: HOMO SINE HOMO: metamorfico postumano

Anno realizzazione: 2022/2024

Materiali e tecniche: scultura pittorica vetro, plastica, legno, ferro riciclato, acciaio pittura tempera naturale e organica marina ricavata dalle meduse.

L’installazione di Rosa Mundi è composta da 6 opere, due quadri a tempera vegetale e organico marino dipinti su tela ricavata da vetro e plastica riciclata; una piccola sfera armillare dipinta ricavata dal riciclo di antiche botti di vino, due valigie trasparenti dipinte al loro interno e un “Pinocchio” in legno ricoperto di elementi elettronici, di cui si riconoscono le fattezze (in lavorazione per la Biennale di Durazzo).

Descrizione dell’installazione:

Le opere oggetto dell’installazione ci raccontano di un mondo in cui l’uomo lasciando molto spazio all’intelligenza artificiale, inizialmente asservita al suo confort personale, lentamente finisce per diventare indispensabile e, infine, per farsi sostituire da essa stessa.

Le due valigie HOMO DIGITAL WEB e HOMO SINE HOMO rappresentano metaforicamente: la prima “L’HOMO DIGITAL WEB” la sintesi dell’uomo che rinuncia alla sua firma autografa, quella stessa firma a cui per secoli ha ricondotto la sua vera identità, per delegarla ad una tra le tante sue impronte digitali che conducono all’accettazione implicita di una moltiplicazione delle sue identità sui web, illudendosi di poter acquisire il dono dell’ubiquità. Mentre, la seconda, “HOMO SINE HOMO” è la successiva metamorfosi dell’uomo che grazie all’intelligenza artificiale, senza quasi accorgersene, viene sostituito da una sorta di Robot che ha memorizzato, in una grande valigia con le ruote, tutta la sua storia. Dipinta sul fronte ed il retro della gigante valigia trasparente, una sorta di caricatura umanoide – rappresentata nella sagoma di un coniglio che corre in posizione eretta fatto di bulloni, che conserva la memoria immateriale dell’uomo facendone uso ed indicando le migliori soluzioni, tra le possibili, all’uomo ormai mentalmente impigrito.

A completare l’installazione anche un grande burattino, di 50 cm circa, con le sembianze di pinocchio ricoperto di materiale e fili elettronici (in via di costruzione) a ricordare che parte della memoria storica dell’uomo è anche il saper “mentire” e così per la “BUGIA” Rosa Mundi sceglie il personaggio di Pinocchio ponendo un interrogativo, ossia l’intelligenza artificiale oltre alla conoscenza avrà incamerato anche l’umano agire, tra cui la menzogna, buona o cattiva?

Infine, due quadri rappresentano l’intelligenza artificiale nella guerra che sprovvista di umanità rischia di colpire tutti come una girandola impazzita i cui proiettili non risparmiano nessuno.

Ed infine la sfera armillare che rappresenta una medusa nella sua metamorfosi umanoide, da animale planctonico del ciclo vitale riproduttivo di un polipo (tra gli animali più intelligenti del mondo marino) ad animale vertebrato umanoide.

Rosa Mundi è uno pseudonimo d’artista, vive tra due isole di mare e un’isola di fiume. Frequenta i corsi di Pittura, Scultura, Coreografa e Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, la Accademie des Beaux Arts di Strasburgo, l’Ecole Martenot di Parigi. Indagatrice introspettiva di civiltà passate e presenti, Rosa Mundi traspone in arte vicende reali del quotidiano e dell’umano sentire, creando scenari ad hoc e performance per poi reinterpretarli dando vita al suo personale Teatro del mondo. Rosa Mundi ha sviluppato la sua tecnica, intingendo il pennello in pigmenti naturali vegetali ed organici misti ad olio di oliva, uovo ed estratto di meduse. Predilige da sempre l’utilizzo di materiale riciclato, con lo scopo di restituirgli nuova vita, operando una sorta di metamorfosi. Le opere sono caratterizzate da uno studio sulla luce e sui rifessi. È presente in importanti collezioni permanenti pubbliche e private tra le quali il Museo Arte Contemporanea Regione Siciliana, Nieuwmarkt Amsterdam Municipality, Fondazione Orestiadi, Museo delle Trame Mediterranee, Fondazione Il Cedro, Fondazione Sicilia, Collezione Genzini, Aldo Cichero Design, CANIFF Chic & Cool Canadian, Wopart Exibition Work, Palazzo Marchetti, Collezione Roberto Bilotti d’Aragona, Collezione Annibale Berlingieri, International Ati Yoga Foundation, ABI- Associazione Banche Italiane. Ha partecipato a numerose esposizioni internazionali tra le quali spiccano negli ultimi anni la prossima edizione di Dak’Art Off, Partcour Dakar Loman Art Gallery, nel 2023 viene selezionata alla Biennale Internazionale di Cipro e premita con l’Awards a Larnaca; nel 2022 è artista ufficiale della 59° Biennale Arte di Venezia come artista ufficiale del Padiglione della Repubblica di San Marino , sempre nel 2022 la mostra personale “The trasparency of the sound: the dance of the jellyfish” Museum Kiosk dell’Accademia Belle Arti di Gand, Belgio edited by Simon Delobel; nel 2021 viene selezionata per la PAW Palermo Art Week End a Palazzo Mazzarino Berlinger e per la, Wopart Exibition Work di Lugano; nel 2018 l’esposizione internazionale di Amsterdam “Exposition Zuiderkerk Amsterdam 1611” e Binnekant Ateliers Amsterdam (last Abramovich House) curated by Anka Van der Meer, Comune di Amsterdam; nel 2017 viene selezionata per la Biennale Arte Donna di Trieste e alla Biennale del Sale a Pietralia Soprana; nel 2016 viene selezionata dal Politecnico di Torino per la Biennale Architettura di Venezia nella mostra “Gang City”; nel 2016 viene selzionata alla Biennale di Helsinki Pixelache Festival Art. E’ l’ideatrice e a promotrice della BIAS (www.bias.institute), prima biennale spirituale di arte internazionale contemporanea, al mondo in cui gli artisti vengono suddivisi in base alla loro spiritualità e non alla loro nazionalità, riprendendo i concetti cardine di Vasilij Kandinsky BIAS. Rosa Mundi ha altresì curato la scenografa di numerose opere teatrali, tra cui la pièce teatrale con la compagnia degli Esoscheletri diretta dal Regista Sasà Neri in “Judas the Guess” e l’opera di Teatro Equestre “The time of game: In Viaggio con Ulisse” con interpreti quali Mario Bajardi, Salvo Piparo, Giuseppe Cimarosa e Michele Piccione.

Padiglione Italia dal 05.11 al 24.11.2024: La partecipazione italiana alla Biennale di Durazzo 2024 include gli artisti: Arturo Casanova ( presso la Galleria delle Belle Arti) ;Enrico Dedin e Fabrizio Passarella (Teatro “Aleksander Moisiu”); Michele Stanzione (Palazzo Reale Zogu I); Oliviero Rainaldi (Comune di Durazzo)

  • Organizzato da: Biennale di Durazzo
  • In collaborazione con: IIC Tirana