L’Istituto Italiano di Cultura è lieto di presentare la mostra BUONE NUOVE Women Changing Architecture a Pristina.
La mostra è realizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) in collaborazione con Fondazione MAXXI, a cura di Pippo Ciorra, Elena Motisi e Elena Tinacci. Il progetto di allestimento è di Matilde Cassani e il progetto grafico di Cinzia D’Emidio.
Buone nuove viene presentata a Pristina in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia, il Comune di Pristina, la Facoltà di Architettura dell’Università di Pristina, l’Associazione degli Architetti del Kosovo, Facoltà di Architettura e Urbanistica dell’Università Politecnica di Tirana e l’Associazione degli Architetti d’Albania
Buone nuove. Women Changing Architecture intende offrire al pubblico internazionale un nuovo e più inclusivo punto di vista sull’architettura. In particolare, il progetto espositivo si propone di documentare, e in qualche modo risarcire, il contributo dato da progettiste, coppie, team femminili, collettivi alle conquiste e alla qualità dell’architettura moderna e contemporanea in Italia. La mostra nasce dall’esposizione presentata al MAXXI “Buone Nuove. Donne in architettura” ed articola il suo racconto in capitoli.
Il primo capitolo– Storie di architette italiane – è dedicato alle vicende e ai progetti di una ventina tra le esponenti più interessanti dell’architettura italiana a partire dal dopoguerra fino ai giorni nostri, molte delle quali presenti nelle Collezioni del MAXXI. Si va da Lina Bo Bardi a Gae Aulenti, da Cini Boeri fino alle figure più rilevanti dello scenario attuale come Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, per arrivare poi alle giovani e giovanissime. Le Storie sono raccontate lungo una sequenza di quattro grandi tavoli “imbanditi” con schizzi, disegni, video, documenti vari. Ogni tavolo è dedicato a un tema che riflette, con una progressione anche cronologica, l’evoluzione del contributo femminile in architettura: da Le pioniere della disciplina in Italia all’inizio del Novecento, a L’Age d’or del design in cui le architette hanno ripensato in modo moderno e funzionale lo spazio domestico e gli elementi di arredo, alla conquista dello spazio fuori dalla casa per Progettare nel contesto – storico, urbano o naturale che fosse – sino a Le nuove generazioni, che danno vita oggi ad architetture di grande qualità.
Il secondo capitolo – Pratiche in Italia – pone invece l’attenzione su una serie di lavori importanti realizzati in Italia da progettiste internazionali, spesso in collaborazione con imprese e professionisti locali, in un periodo che copre i primi due decenni del secolo presente. Qui la sequenza, riconoscibile nei pannelli verticali, comincia con Zaha Hadid, autrice del MAXXI, e prosegue con presenze altrettanto importanti, come quelle degli studi Grafton Architects e SANAA (entrambi con progetti di edifici per l’ Università Bocconi), di Benedetta Tagliabue (italiana migrata a Barcellona e qui presente con una chiesa a Ferrara), del Parco Romana a Milano di Liz Diller, dei lavori dello studio Inside Outside di Petra Blaisse.
Gli ultimi due capitoli – Narrazioni e Visioni – comprendono invece le interviste ad esperte e studiose sul tema della gender equality nelle professioni dell’architettura e una serie di opere video dedicate al rapporto sempre più consapevole “tra genere e spazio”. Nel primo vengono presentate le voci ancora attuali di pioniere come Phyllis Lambert o studiose di lungo corso come Mary McLeod o Beatriz Colomina, con quelle di figure cresciute nel pieno flusso del cambiamento, come Giovanna Borasi o le giovanissime Liz Ogbu e Manon Mollard. Le Visioni rappresentano invece la parte più attivista della mostra, un passo avanti verso una condizione in cui l’evoluzione dei rapporti e della complessità di genere non può non impattare la concezione e la gestione dello spazio
Per l’occasione verranno, inoltre, esposti i lavori di due architette kosovare Suade Doko Mekuli e Shqipe Nixha e due albanesi, Shpresa Leka e Valentina Pistoli.
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Inaugurazione: 5.12.2023 ore 11:30
@Modelarium presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Pristina
st Karl Gega no1, 10000 Prishtina, Kosovo
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 5.01.2024, da lunedì a venerdì ore 10:00 – 18:00