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Mostra “The Sun Also Sets” e “The Inner Door” di Anila Rubiku

Anila Rubiku – Expo

L’Istituto Italiano di Cultura è lieto di collaborare con ZETA Contemporary Art Center per la presentazione di The Sun Also Sets, prima mostra personale di Anila Rubiku in Albania e curata da Kari Conte

Ispirata dalla poesia Ozymandias di Percy Bysshe Shelley, Anila Rubiku artista italiana di origine albanese riflette sull’arroganza dei sovrani che tentano di lasciare un segno permanente negli spazi pubblici, per poi per vedere questi segni materiali subire l’erosione del tempo. Il titolo della mostra si ispira alla constatazione  che anche se i paesaggi cambiano, il sole si alzerà e tramonterà sempre su di loro.

In questa mostra vengono presentati sessanta intricati disegni, incisioni e acquerelli di Rubiku che documentano la trasformazione dei paesaggi urbani e rurali dell’Albania, in particolare a Tirana e Durres. Questi lavori su carta – creati tra il 2016 e il 2018 ed esposti per la prima volta a ZETA Contemporary Art Center – sono un secolo di corruzione e mutevoli poteri politici attraverso le statue, i monumenti e l’architettura legati ai regimi di Enver Hoxha, Joseph Stalin e Vladimir Lenin . Attraverso una rigorosa ricerca d’archivio, Rubiku ricostruisce la storia di siti emblematici come Piazza Skanderbeg e Piazza Liria, modellati da influenze architettoniche ottomane, italiane e sovietiche. Questi luoghi portano le impronte del passato dell’Albania, riflettendo ciò che è stato preservato e cancellato.

The Sun Also Sets, Rubiku raffigura i simboli torreggianti di potere una volta costruiti per far valere il controllo, rivelando come queste strutture sono transitorie come i regimi che simboleggiano. Il suo lavoro si concentra su questi siti contestati, in cui coesistono resti della storia e delle ideologie – spesso a disagio – con il paesaggio. Oggi, questi spazi sono alterati dal moderno sviluppo che spesso favorisce il profitto sulla conservazione del patrimonio storico e archeologico, complicando ulteriormente questi siti di memoria carichi.

La mostra comprende anche tre opere di The Inner Door, una serie di quasi cento ricami realizzati negli ultimi quattro anni. Queste opere raffigurano le porte astratte e vibranti dei palazzi milanesi che catturarono l’attenzione di Rubiku durante il suo peregrinare per la città. In un processo collaborativo, le fotografie delle porte dell’artista sono state meticolosamente tradotte in ricamo dalle artigiane di Guri i Zi, nel nord dell’Albania.

Anila Rubiku (Durazzo) è un’artista italiana di origine albanese formatasi all’Accademia d’Arte di Tirana (1994) e all’Accademia di Belle Arti di Brera (2000). Attualmente lavora tra Milano, Toronto e Durazzo.

Il suo lavoro, intimamente connesso con questioni politiche e sociali, utilizza vari media: installazione, scultura, ricamo, incisione, pittura. Nelle sue opere affronta con taglio poetico e ironico temi legati alla disuguaglianza di genere e all’ingiustizia sociale (Vierzon Biennale, 2022, Biennale dell’Avana, 2019, 5ª Biennale di Salonicco, 2015), che toccano temi ambientali (Biennale di Kiev, 2012) e relazionali (56th October Salon, Belgrado, 2016), riflettendo sul significato dell’essere immigrati oggi (Biennale di Venezia, 2011, Hammer Museum residence, Los Angeles, 2013) e sul rapporto tra città e democrazia (Biennale di Architettura di Venezia, 2008).

Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private, tra cui: Frac Centre Val De Loire, The National Gallery of Art (Washington DC); Mint Museum (Charlotte NC, USA); Museo di Israele (Gerusalemme); National Museum of Women in the Arts (Washington DC); Deutsche Bank Collection (Londra, UK); Edition 5 Collection (Erstfeld, Svizzera). Per il suo impegno sociale è stata premiata da Human Right Foundation e nel 2014 ha ricevuto la menzione dal Foreign Policy Magazine e dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.

https://anilarubiku.com/

 

Kari Conte ( New York). Vive e lavora a New York e in Turchia.

È curatrice e scrittrice focalizzata sull’arte contemporanea globale. Ha curato oltre quaranta mostre e contribuisce regolarmente a libri accademici, cataloghi espositivi e riviste. Fa consulenza come curatore per City come Living Laboratory (Call) ed è Senior Advisor presso l’International Studio & Curatorial Program (ISCP) a New York, dove in precedenza ha ricoperto il ruolo di direttore dei programmi e delle mostre dal 2010 al 2020. Inoltre, è curatrice di residenza per il Kai Art Center di Tallinn, co-fondatrice di Rethinking Residences, ed è stata una Fulbright Senior Research Scholar a Istanbul nel 2021 e nel 2022.

Come scrittrice, è interessata all’intersezione di arte, politica, ecologia e femminismo, nonché storie istituzionali ed espositive. Ha pubblicato Seven Work Ballets, la prima monografia sull’artista Mierle Laderman Ukeles (Sternberg Press, 2016) e ha contribuito a numerosi altri libri e cataloghi espositivi.

 

Inaugurazione: 30.01.2025 ore 18:30

ZETA Contemporary Art Center

Rruga: “Abdyl Frasheri”, Nd. 8, H. 7, Ap. 4 – Tirana

Aperta al pubblico: 31.01 – 01.03.2025

Da lunedì a sabato ore: 11:00-19:00

  • Organizzato da: IIC Tirana
  • In collaborazione con: ZETA Contemporary Art Center