L’Istituto Italiano di Cultura è lieto di collaborare con Bazament Art Space per la presentazione dell’istallazione Live Edges dell’artista Marco Campardo curato da Luca Lo Pinto.
La mostra apre nell’ambito di Tirana Art Weekend.
30.11.2024 – 15.02.2025
Inaugurazione: 30.11.2024 ore 20:00
Bazament Art Space
Rruga Pjetër Bogdani 37, Tiranë, Albania
Marco Campardo in genere non crea progetti completamente da zero. Trova invece ispirazione nei vari elementi che danno forma a un progetto, spesso attratti dalla selezione di materiali specifici o dall’identificazione di soluzioni innovative in risposta alle sfide e ai vincoli dei singoli progetti. Il suo approccio enfatizza un’esplorazione ponderata delle risorse esistenti e un’acuta consapevolezza di come navigare tra le limitazioni insite in ogni progetto, permettendogli di creare risultati unici che sono sia funzionali che esteticamente piacevoli.
Questa mostra a Tirana conferma questo atteggiamento. Anzi, ne è quasi un manifesto e rappresenta un ulteriore sviluppo di una ricerca sul fare design e sulla riflessione sulle sue possibilità al giorno d’oggi. Live edges è una costellazione di pezzi diversi, tutti progettati per l’occasione. Una panca, una console, due tavolini, un tavolino da salotto, un basamento (tutti in legno) e tre specchi. Le forme si ispirano a un gioco d’infanzia in cui si disegna con un pennarello spesso e, a seconda di come lo si muove, le linee sono sempre parallele e le distanze sempre uguali. Osservando la figlia intenta a disegnare, Marco ha scelto di utilizzare questo metodo apparentemente astratto in oggetti funzionali.
Il titolo della mostra è un ironico intervento sul cosiddetto “bordo vivo”, ovvero il bordo non finito nella lavorazione del legno. Prendendo alla lettera il termine, li ha trasformati in spigoli vivi, cioè animando i bordi in una forma ondulata quasi come se la struttura fosse uno snack da masticare”. – Luca Lo Pinto
Marco Campardo è un designer londinese che si occupa di produzione, ricerca e insegnamento. Ha un interesse particolare per la sperimentazione di materiali e la produzione come forma di pratica critica, usandola per esplorare narrazioni più ampie su cultura, materialità, identità e autenticità. Il lavoro di Marco inizia con la sperimentazione pratica e la ricerca per mettere in discussione la natura dei modelli di produzione contemporanei. Con un vivo interesse per la materialità, la sua ricerca cerca di sovvertire o adattare i processi di produzione industriale per proporre un’alternativa alla produzione di massa standardizzata. Il risultato finale di questo processo sono oggetti esteticamente e concettualmente raffinati, la cui forma finale è determinata dal processo stesso di produzione. Giocando con metodi e materiali di fascia alta e lo-fi, i progetti di Marco possono essere visti come una esposizione sul valore della produzione e dell’artigianato.