L’Istituto Italiano di Cultura è lieto di collaborare con l’Accademia delle Scienze d’Albania – Centro degli Studi d’Arte sostenendo la partecipazione di Fabio Naldi e Claudio Musso alla conferenza internazionale “Unfolding the city: Art as an agent of transformation”.
La conferenza, la prima in Albania sull’arte negli spazi pubblici, si svolgerà dall’11 al 12 dicembre.
La storia moderna dell’Albania è strettamente legata ai cinquant’anni di dittatura comunista, durante i quali la propaganda del partito ha rigorosamente regolamentato tutte le forme di espressione artistica e culturale. Questo ha naturalmente incluso lo sviluppo dei paesaggi urbani e architettonici nelle città, così come l’arte pubblica, la quale è servita come strumento di propaganda.
Attualmente, la società albanese sta ridefinendo la propria identità mentre attraversa una transizione politica ed economica. La società ha cercato di assimilare tutti i più recenti progressi e cambiamenti nel minor tempo possibile. L’arte è diventata una componente più significativa del discorso teorico sull’evoluzione delle città grazie alla sua traiettoria parallela, con un percorso che trasmette l’ideologia politica dominante e l’altro che fornisce una contro-narrazione.
La conferenza “Unfolding the city: Art as an agent of transformation” mira a intensificare questi argomenti e ad ampliare la portata del rapporto tra arte e città nel contesto albanese. Inoltre, cerca di comprendere lo sviluppo e le riproduzioni di questa relazione in altri contesti europei e balcanici. In questa conferenza esploreremo più a fondo la percezione dell’arte pubblica e la sua capacità di stimolare il discorso. Ciò è possibile mettendo in evidenza gli aspetti concettuali, politici e sociali delle opere, oltre all’esperienza estetica che esse offrono.
Fabiola Naldi è storica d’arte, critica e curatrice. Si laurea al D.A.M.S. con una tesi in Fenomenologia degli Stili. Si specializza in Storia dell’Arte Contemporanea e in seguito consegue il Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte Contemporanea. Nel 2014 ottiene l’ASN a Professore Associato. Nel 2018 è prima nella graduatoria nazionale AFAM MIUR per Fenomenologia dell’Arte Contemporanea. Dal 2017 è membro del consiglio di amministrazione dell’Istituzione Bologna Musei. Nel 2001 è ideatrice di ArtTV, un programma dedicato alla Video Arte sul canale musicale satellitare MATCH MUSIC. Nel 2015 è curatrice del programma Pomilio Blumm Prize per SKYARTE. E’ stata responsabile dell’archivio video del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Nel 2009, 2011 e 2013 cura la Biennale del Muro Dipinto di Dozza. Dal 2012 al 2016 è curatrice di Frontier, La linea dello stile, progetto speciale dedicato al Writing e la Street Art internazionale. E’ corrispondente della rivista Flash Art. E’ autrice di numerosi saggi, pubblicazioni, testi critici.
Claudio Musso è critico d’arte, curatore indipendente, PhD in Archeologia e Storia dell’arte. Attualmente è docente di Fenomenologia delle arti contemporanee e di Teoria della percezione e psicologia della forma presso l’Accademia G. Carrara di Belle Arti di Bergamo dove ricopre il ruolo di coordinatore del corso di Pittura. Ha partecipato in qualità di commissario e di membro di giuria a festival internazionali e premi (come LPM – Live Performers Meeting; roBOt – Digital Paths into Music and Arts; Urban Art Contest) ed è stato invitato come relatore a convegni e conferenze in Italia e all’estero (tra le quali Arte e spazio pubblico – Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, Roma; Arte Urbana no plural – Instituto Politécnico de Leiria, Portogallo; Artscapes – An Interdisciplinary Conference on Art and Urban Scapes – University of Kent, Canterbury, UK). È editorialista per Artribune, collabora alla redazione di NEU Radio per cui è autore del programma Die Straßenzeitung e ha curato approfondimenti culturali per Festivaletteratura, Johan & Levi, SMDOT. Ha all’attivo numerose pubblicazioni, tra le più recenti: 141 – Un secolo di disegno in Italia (Corraini Edizioni, 2021 – con M. Pozzati) e Panorama. Approdi e derive del paesaggio in Italia (Danilo Montanari, 2019).