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Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni al Teatro dell’Opera e del Balletto di Tirana

30 settembre – 2 ottobre 2022 ore 20:00

In occasione della messa in scena della Cavalleria Rusticana, opera in un atto di Pietro Mascagni, l’Istituto Italiano di Cultura è lieto di rinnovare la collaborazione con il Teatro dell’Opera di Tirana e di sostenere la partecipazione della soprano Concetta Pepere.

Libretto: Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci.

Nei ruoli principali:

Santuzza – Concetta Pepere / Shpresa Beka

Turiddu – Denis Skura / Armaldo Kllogjeri

Alfio – Armando Likaj / Ylber Gjini / Solen Alla

Mamma Lucia – Ina Gaqi

Lola – Dorina Selimaj

Direttore d’orchestra: Vakhtang Gabidzashvili

Regia: Nikolin Gurakuqi

I biglietti in vendita dalle ore 10:00 alle 14:00 e dalle ore 16:00 alle 20:00 presso il TKOB.

“Cavalleria rusticana” fu la prima opera di Pietro Mascagni, direttore di orchestra e compositore livornese. L’autore la compose per partecipare ad un concorso indetto nel 1888 dalla casa editrice Sonzogno. Ed a soli ventisette anni (il giovane operista era nato il 7 dicembre 1863), Mascagni con “Cavalleria rusticana” vinse il primo premio e l’opera esordì il 17 maggio 1890 al Teatro Costanzi di Roma. Per la sua composizione, Mascagni si ispirò all’omonima novella di Giovanni Verga, ottenendo immediatamente un successo al di sopra di ogni aspettativa. Difatti “Cavalleria rusticana” già al suo esordio mandò il pubblico in visibilio, celebrando la nascita di questo nuovo Maestro. Il trionfo si attribuì anche all’interpretazione del tenore Roberto Stagno e del soprano Gemma Bellincioni, rispettivamente nei ruoli dei due personaggi principali: Turiddu e Santuzza. La fama di “Cavalleria rusticana” si estese ben presto a livello mondiale ed a tutt’oggi si ritiene una fra le più belle ed incisive rappresentazioni liriche. “Cavalleria Rusticana” è l’unica vera e propria opera verista di Mascagni, il suo più grande successo per il quale venne definito “one opera man” –al pari di Ruggiero Leoncavallo con “Pagliacci”, altro atto unico quasi sempre associato al capolavoro mascagnano-.

Trama:

Ritornato al paese natio dopo avere svolto il servizio militare, Turiddu apprende un’amara notizia. Lola, la ragazza oggetto del suo amore, è ormai la moglie del carrettiere Alfio. Sconvolto, cerca di allontanare i suoi sentimenti per Lola seducendo Santuzza. Ma la passione prevale e così Turiddu e Lola si incontrano di notte, approfittando dell’assenza di Alfio. Santuzza, scoperta la tresca, interroga insistentemente Turiddu. Lui all’inizio nega ogni addebito ed infine, stanco dell’ostinazione di Santuzza, la spinge a terra e va via. È il giorno di Pasqua e Santuzza, ferita nel suo orgoglio, riferisce ad Alfio la relazione dei due amanti. Questo tradimento di Lola è un affronto per il marito. Finita la messa, Alfio si mette alla ricerca di Turiddu. Lo trova mentre sta festeggiando con Lola e con altri paesani. Scorgendo Alfio, Turiddu gli offre del vino. Al rifiuto di Alfio, Turiddu gli morde l’orecchio, sfidandolo a duello. Ormai il dramma è in atto. Prima di recarsi al duello, Turiddu si fa benedire da Lucia, sua madre. Pieno di emozioni e di sentimenti contrastanti, le affida anche Santuzza. “Cavalleria rusticana” termina con Lucia e Santuzza che sentono il grido dei paesani annunciante la morte di Turiddu.

Prenotazione non più disponibile

  • Organizzato da: Teatro dell’Opera e del Balletto di Tirana
  • In collaborazione con: IIC di Tirana