Nell’ambito della rassegna Annotazioni video l’Istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con il Qendra e Artit Agimi, presenta “La Matematica del Segreto” opera video di Valentina Vetturi. La proiezione sarà seguita da una conversazione con l’artista condotta dal curatore della serie, Stefano Romano
27.11 ore 18:00
Centro dell’Arte Agimi – Tirana
Bulevardi Bajram Curri
Ingresso libero
Ne La Matematica del Segreto, la sua serie di lezioni-performance iniziata nel 2023 e tuttora in corso, Valentina Vetturi costruisce un dialogo a più voci tra lei, uno studioso invitato ad elaborare un pensiero riguardo l’idea di “denaro”, e l’intelligenza artificiale. Le immagini generate come risultato visivo finale sono frutto di una complessa interazione tra il testo dello studioso, alcune ricerche effettuate dall’artista, dialoghi tra la Vetturi e altre piattaforma di intelligenza artificiale generativa. Lo studioso invitato nel secondo episodio della serie (2024), è il sociologo dell’economia Adam Hayes, il quale ci guida nel significato più profondo della parola “soldi” dalla sua nascita, nel momento in cui l’essere umano diventa stanziale ed inizia a coltivare la terra, fino ai Bitcoin. Mentre seguiamo il filo logico del discorso di Hayes veniamo colpiti visivamente da una produzione, o forse in questo caso sarebbe più corretto dire, una sovrapproduzione di immagini che si sovrappongono e si alternano una all’altra per tutta la durata del video. Queste sono state generate automaticamente da molteplici piattaforme di produzione di immagini digitali di intelligenza artificiale generativa e alcune chat box, attivando attraverso questa metodologia un dialogo complesso tra la voce narrante e il flusso visivo che appare sullo schermo.
Annotazioni Video
Il concetto di annotazione ci rimanda all’atto del prendere nota, del cogliere un elemento su cui vogliamo riflettere, o che vogliamo ricordare. Ha a che fare con quello che ci colpisce rispetto al flusso di informazioni a cui stiamo partecipando, quindi parla di noi, ci posiziona rispetto a ciò che abbiamo di fronte. Annotazioni Video è un progetto dell’Istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con il Comune di Tirana e curato da Stefano Romano, che nell’arco di tre anni vuole riflettere sulle dinamiche sviluppate nelle ricerche di alcuni dei protagonisti dell’arte contemporanea italiana ed albanese che hanno come medium comune il video.
Bio Valentina Vetturi
Valentina Vetturi è un’artista visiva che lavora all’intersezione tra performance, scrittura e ricerca transdisciplinare. Il suo lavoro esplora temi quali la memoria, le ecologie digitali e i processi collaborativi. Vetturi ha conseguito una laurea in Giurisprudenza, un Master in Paesaggio, Arte e Architettura presso il Politecnico di Milano (2007) e un Master in Digital Currencies presso l’Università di Nicosia (2019). La sua pratica è influenzata dalle metodologie open-source, dalla promozione di reti di conoscenza decentralizzate e dalla fusione tra arte ed esplorazione scientifica.
Dal 2014 Vetturi lavora a due cicli principali di opere.
Alzheimer Café comprende interventi pubblici e performance corali, nonché installazioni riconfigurabili che esplorano, evitando il formato documentario, la persistenza dei ricordi musicali anche quando le strutture cognitive si deteriorano.
E parallelamente un corpo di opere che riflettono sulla memoria digitale e sulla digitalizzazione delle nostre vite. Tra cui Tails (2023), un paesaggio performativo e sonoro di intrecci digitali, geopolitici e ambientali che ricostruisce con la cartapesta, in scala 1:2000, tutti i cavi in fibra ottica sommersi nelle profondità dei nostri mari che permettono di creare le registrazioni permanenti delle nostre vite. E La Matematica del Segreto (2023-in corso), una serie di video che scava nella memoria e nei limiti dell’intelligenza artificiale generativa. Questo progetto, sostenuto dal MIC Fondo Cultura 2021, è stato presentato in una mostra personale al Museo MA*GA (IT) e alla Biennale di Lagos (2024).
Nel 2024 ha ricevuto la borsa di ricerca del Consiglio italiano per Mimosa Pudica, un progetto che indaga la memoria vegetale e le ecologie digitali.
Ha inoltre collaborato con istituzioni come il MAXXI di Roma, la Quadriennale 16-Palazzo delle Esposizioni di Roma, la Fondazione Zegna di Torino, lo Strauhof di Zurigo, l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, il Norrlandsoperan-BildMuseet di Umea, Tranzi.ro di Bucarest, l’Istituto Svizzero di Roma e il Museo MACRO di Roma.
Vetturi è attivo nel campo dell’istruzione, conducendo workshop e conferenze a livello internazionale. Tra i suoi recenti incarichi di insegnamento figurano un corso di Tecniche della performance per le arti visive presso l’Accademia Laba di Brescia (2022-23) e Pedagogia del multimedia presso l’Accademia Belle Arti di Bari. Attraverso progetti come CryptoParty, unisce la pedagogia all’arte, coinvolgendo gli studenti in laboratori creativi sulla storia del web e delle economie digitali.
Bio Stefano Romano
Stefano Romano, (Napoli, 1975) artista, curatore e ricercatore. La sua pratica artistica esplora le pro-fonde contraddizioni che risiedono nella nostra realtà, spesso indagata in relazione all’architettura, ai contesti urbani e sociali.
La ricerca si traduce in azioni temporanee, performance, installazioni, opere video e fotografiche co-struite secondo una struttura grammaticale capace di generare sempre situazioni inaspettate e una struttura temporale flessibile.
Nel 2023 ottiene un PhD in architettura presso l’Università di Ferrara e nel quadro di questo dottorato, inizia a lavorare come professore presso la Polis University a Tirana, nella facoltà di Art e Design.
Lavora da più di venti anni in Albania dove ha concepito diversi progetti come artista e come curatore. Ha concepito il progetto 1.60insurgent space il cui focus era lo spazio pubblico, è stato anche co-fondatore del T.I.C.A. (Tirana Institute of Contemporary Art). Nel 2012 è stato co-fondatore del collet-tivo DZT (DyZeroTre) e della piattaforma MAPS – Mobile Archive on Public Space. Il suo ultimo progetto è The Mobile School of Visual Arts, un progetto pedagogico basato sull’idea di arte come produzione di conoscenza e partecipazione attiva.
Il suo lavoro è stato esposto in mostre e musei nazionali e internazionali, tra le quali: Fondazione Pini (Milano, Italia), Collezione Giuseppe Iannaccone (Milano, Italia), Rotor (Graz, Austria), Autostrada Bien-nale (Prizren, Kosovo); BACO arte contemporanea (Bergamo, Italy); Artopia Gallery (Milano, Italia); Ca-reof (Milano, Italia); Placentia Arte (Piacenza, Italia); GAMeC area Palestra, (Bergamo, Italia); Galleria Alice & altri lavori in corso (Roma, Italia); 54° Biennale di Venezia – Padiglione delle Accademie di Belle Arti, Arsenale (Venezia, Italia); Macro Future (Roma Italia); GC.AC (Monfalcone, Gorizia, Italia); Neon campo base (Bologna, Italia); Triennale (Milano, Italia); Chelsea Art Museum (New York, USA); Tirana Bienale3 (Tirana, Albania); Museo d’arte Contemporanea di Villa Croce (Genova, Italia); The Yugoslav Biennial of Young Artist, Centre for Contemporary Arts (Vrsac/Belgrade Serbia e Montenegro); Via Farini (Milano, Italia); Boston Cyberarts Festival, Coolidge Corner Theatre (Boston U.S.A).