L’Istituto Italiano di Cultura presenta il XI appuntamento della rassegna Annotazioni Video, dedicato a Caterina Erica Shanta che propone il video “Il cielo stellto”.
La proiezione è organizzata in collaborazione con il Qendra e Artit Agimi
14.05.2025 ore 18.30
Centro dell’Arte Agimi – Tirana
Bulevardi Bajram Curri
Ingresso libero
Dopo la proiezione si terrà un dialogo tra l’artista e il curatore Stefano Romano.
Breve descrizione video
I rituali hanno sempre assolto funzioni sociali importanti per la stabilità dei gruppi nei quali vengono eseguiti. Dentro la ripetizione di gesti e situazioni si tramandano informazioni circa i ruoli che ognuno ha all’interno della società, ma soprattutto, nel suo ripetersi sempre uguale nel tempo, il rituale funziona come una sorta di protezione dall’imprevedibilità degli eventi, rafforzando il senso stesso di essere parte di una comunità e le credenze condivise al suo interno. Ciò che rende “rituale” una serie di azioni è il ripetersi ciclico di quei gesti che tuttavia non hanno alcun risultato pratico nel mondo esterno, mentre produce risultati “dentro” di noi, cioè nel nostro approccio alla realtà e al senso stesso della nostra vita.
In generale il rituale ha un potenziale “salvifico”, il ripetere dei gesti senza metterne in dubbio l’ordine di esecuzione e il potere magico o divino, serve proprio a darci un senso di salvezza.
In “Il cielo stellato” Caterina Erica Shanta indaga proprio un rituale, quello della festa della Madonna della Bruna di Matera, ma lo fa a partire da una rottura, che paradossalmente si consuma attraverso una restituzione.
Annotazioni Video
Il concetto di annotazione ci rimanda all’atto del prendere nota, del cogliere un elemento su cui vogliamo riflettere, o che vogliamo ricordare. Ha a che fare con quello che ci colpisce rispetto al flusso di informazioni a cui stiamo partecipando, quindi parla di noi, ci posiziona rispetto a ciò che abbiamo di fronte.
Annotazioni Video è un progetto dell’Istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con il Comune di Tirana e curato da Stefano Romano, che nell’arco di tre anni vuole riflettere sulle dinamiche sviluppate nelle ricerche di alcuni dei protagonisti dell’arte contemporanea italiana ed albanese che hanno come medium comune il video.