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Mostra & Convegno Gherardo Bosio (1903-1941) Piani Regolatori – Architetture – Interni / Settimana dell’Italia

MOSTRA & CONVEGNO

Gherardo Bosio (1903-1941)

Piani Regolatori – Architetture – Interni

Universiteta Politecnico di Tirana

Aula Magna “Silvano Pedrolo”

Piazza “Madre Teresa”

06/06/2022 Ore: 15:00

Con la partecipazione:

Ulisse Tramonti – Professore dell’DIDA, Università di Firenze / Bosio – vita e opere

Frida Pashako – Direttore dell’Ufficio di Urbanistica di Tirana, Comune di Tirana / Bosio – l’ Ufficio Centrale per l’Edilizia e l’Urbanistica per l’Albania

Armand Vokshi – Professore, preside della Facoltà di Architettura e di PUrbanistica, dell’Università Politecnica di Tirana / Bosio – le opere in Albania

Gherardo Bosio (1903-1941), personalità di spicco nel gruppo dei giovani architetti fiorentini degli anni ’30, nasce a Firenze nel 1903, si laurea a Roma nel 1926 in Ingegneria Civile ed inizia la sua attività professionale sotto l’aiuto e la guida di Ugo Giovannozzi, continuando però a frequentare la Scuola Superiore di Architettura di Firenze dove si laurea nel 1931, annoverando tra le esperienze anche un breve periodo nello studio McKim, Mead & White a New York.

In questi primi anni partecipa a concorsi di architettura come quello internazionale per il Faro in memoria di C.Colombo a S.Domingo, progetta e restaura ville ed appartamenti come Villa Acton e realizza i primi arredamenti per gli Uffici del Movimento Forestieri e per le varie Fiere dell’Artigianato. Per l’idea di una rinnovata architettura in cui l’Italia potesse ancora essere maestra si batte con fede ed entusiasmo scrivendo e pubblicando articoli di architettura, arredamento e di arti decorative su vari giornali e riviste regionali e nazionali.

Nel 1932 tiene a Firenze un corso di Arredamento della casa organizzato dalle Donne Professioniste ed Artiste. Sempre in questi primi anni oltre ad insegnare alla Regia Scuola di Architettura di Firenze ed essere nominato Direttore della scuola Umberto I sempre a Firenze, si fa promotore della costituzione del Primo Gruppo Toscano architetti insieme a Michelucci, Berardi e Guarnieri con i quali realizza i nuovi padiglioni per la IV Fiera Internazionale del Libro a Firenze.

Finita questa esperienza si separa dal Gruppo per disaccordi con Michelucci e partecipa alla V Triennale di Milano del 1933 in cui stringe i rapporti con Gio Ponti ed al concorso per la Stazione di Venezia insieme all’ing.Ferdinando Poggi.

Nel 1934 con la Casa del Golf dell’Ugolino a Firenze si mette in evidenza come figura di spicco della nuova architettura italiana grazie a numerosi riconoscimenti e pubblicazioni sulle più importanti e prestigiose riviste di architettura. Si ricordano inoltre il progetto per Villa Ginori-Conti a Cerreto di Pomarance, la sistemazione di Villa della Gherardesca, arredamenti di numerose case private ed uffici come l’Istituto Italiano di Budapest ed il progetto per la sede del consolato italiano a La Paz (Bolivia). Nei primi mesi del 1936, dietro sua richiesta, in qualità di Ufficiale di Complemento di Cavalleria, chiede di partire volontario per l’Africa Orientale Italiana dove rimane fino al 1937. Qui ha la possibilità di studiuare e redigere i progetti per i Piani Regolatori e le maggiori architetture civili di Gondar, Gimma e Dessié, oltre a stendere progetti per Addis Abeba, che racconterà in patria come relatore al Primo Congresso di Urbanistica di Roma del 1937 divenendo un riferimento riconosciuto nel panorama italiano dell’urbanistica coloniale con il suo scritto Future città dell’Impero pubblicato sulle maggiori riviste specialistiche.

Nell’aprile del 1939 viene scelto, oltre che per le sue grandi capacità di urbanista, di architetto, raffinato arredatore e designer, anche per l’appoggio di Zenone Benini (Sottosegretario agli Affari Albanesi) per redigere il piano regolatore di Tirana, con i progetti del Viale dell’Impero, Piazza del Littorio ed i principali edifici pubblici. Qui crea e dirige la costituzione di un Ufficio Centrale per l’Edilizia e l’Urbanistica (già ideato anche per l’A.O.I.) che potesse, sotto le direttive unitarie di un architetto, redigere tutti i Piani Regolatori delle Città Nuove o da rinnovare con il suo controllo sull’attività edilizia privata nei vari centri, permettendo lo sviluppo razionale, omogeneo ed ordinato delle nuove città. Vengono anche eseguiti con l’aiuto dei collaboratori i progetti per i Piani Regolatori di Valona, Elbasan ed altre città.

Nonostante i numerosi impegni in Africa ed Albania, Bosio riesce a portare avanti anche in Italia numerosi progetti tra cui il Padiglione dell’Albania alla Fiera di Levante di Bari ed alla Mostra delle Terre Italiane d’Oltremare a Napoli, la Piscina del Circolo del Tennis a Firenze, gli arredamenti di Villa Ciano a Capri, di Villa Benini a Forte dei Marmi e di Casa Della Gherardesca a Firenze inoltre la trasformazione ed ampliamento di Palazzo Giuntini a Firenze. Muore prematuramente a soli 38 anni, nell’aprile del 1941.

  • Organizzato da: Ambasciata d'Italia e IIC di Tirana
  • In collaborazione con: Politecnico di Tirana