L’Istituto Italiano di Cultura e l’Ambasciata d’Italia a Tirana sono lieti di invitarvi al concerto “Emozioni – La vita in canzoni”, ospite il Maestro Mogol e con la partecipazione di Alessandro Preziosi e del cantautore Gianmarco Carroccia.
28.09.2023 ore 21:00
Liceu Artistik “Jordan Misja”, Salla “Tonin Harapi”
Rruga e Elbasanit – TIRANË
Ingresso libero
Giulio Rapetti, noto come Mogol, è nato a Milano il 17 agosto 1936. Paroliere cresciuto a pane e musica, la sua fama è indissolubilmente legata al nome di Lucio Battisti, per il quale ha scritto celebri canzoni considerate tra i più grandi classici della musica italiana. Senza dubbio uno dei più grandi parolieri e scrittori di testi della storia, Mogol ha scritto più di 1500 canzoni.
Cresciuto immerso nell’ambiente musicale, grazie al padre dirigente della casa discografica Ricordi, Mogol ha iniziato la sua carriera come editore proprio presso la Ricordi, lavorando al fianco del padre Mariano. Affianco al lavoro da editore, scopre giovanissimo il talento per la scrittura dei testi, da lui definito come “un dono”. E le conferme non tardano ad arrivare: il suo primo grande successo è avvenuto nel 1960 con “Non dire I cry”, cantata da Tony Renis. Ma è nel 1961 che la sua canzone “Al di là”, cantata da Luciano Tajoli, vince il Festival di Sanremo, proiettandolo sotto i riflettori delle case discografiche. Già nel 1963 Mogol vince di nuovo il Festival di Sanremo con “Uno per tutte”, cantata da Tony Renis.
L’incontro della vita arriva nel 1965, quando un ancora sconosciuto Lucio Battisti si trasferisce a Milano e fa un provino con la casa discografica Ricordi: al musicista Battisti viene assegnato un paroliere per comporre le sue canzoni. E fu proprio Mogol a convincere Lucio a cantare poiché lui, viceversa, avrebbe voluto fare soltanto il compositore. Insieme non si limitarono a scrivere le canzoni cantate da Lucio Battisti, ma anche quelle di grandi artisti come Equipe 84, Dik Dik, Mina e Patty Pravo. Mogol e Battisti collaborarono per creare brani iconici per quindici anni: loro partnership raggiunse il massimo livello di creatività con l’album “Umanamente uomo: il sogno” fino a terminare con “Una giornata uggiosa” pubblicato nel 1980, anno della loro separazione.
Ricostruire le cause della fine del sodalizio tra Mogol e Battisti è difficile. Uniti da un rapporto artistico e umano speciale, i due grandi personaggi hanno avuto anche qualche divergenza e, stando ai racconti dello stesso Mogol, la decisione di prendere strade diverse maturò per ragioni legate ai diritti d’autore. Dopo la separazione con Battisti, Mogol ha lavorato con Riccardo Cocciante, Gianni Bella, Mango, Gianni Morandi e Adriano Celentano, continuando a scrivere grandi capolavori della musica leggera italiana.
Nel 1992 Mogol dà via a un progetto destinato a lasciare il segno nella produzione musicale in Italia: la fondazione ad Avigliano Umbro del CET – Centro Europeo di Toscolano, un’associazione per lo sviluppo della cultura e della musica, che ospita un’importante accademia musicale riconosciuta dallo Stato come Centro di Eccellenza Universitario della Musica Popolare.