L’editoria veneziana al tempo di Aldo Manuzio e l’attività di Bernardino Vitali, editore di Marin Barleti
La Professoressa Lucia Nadin terrà una conferenza sul tema della Settimana della Lingua Italiana nel mondo, dedicata quest’anno al tema dell’editoria. Il titolo dell’ultima opera di Lucia Nadin, Venezia e Albania, una storia di incontri e secolari legami, ben compendia il campo di ricerca a cui si dedica da anni la studiosa, conseguendo risultati straordinari, dal recupero degli Statuti di Scutari nella Biblioteca del Museo Correr di Venezia alla rilettura in chiave albanese del ciclo di affreschi di Paolo Veronese nella chiesa di San Sebastiano di Venezia.
Lucia Nadin, cittadina onoraria di Scutari dal 2010, è notissima in Albania per il contributo determinante della sua attività di ricerca alla storia dei rapporti fra la Repubblica di Venezia e l’Albania. Venezia e Albania, una storia di incontri e secolari legami, Venezia, 2014 è la sua più recente pubblicazione, in cui sono compendiate importantissime scoperte. Dopo aver ritrovato gli Statuti di Scutari nel 1995 nei fondi manoscritti della biblioteca del Museo Correr di Venezia, Lucia Nadin ne ha curato l’edizione critica ed ha restituito all’Albania una pagina fondamentale della sua storia. Si è quindi dedicata alla ricostruzione del fenomeno della emigrazione albanese nel Veneto fra Quattrocento e Cinquecento ed ha poi studiato la tradizione iconografica di Scanderbeg nella imbarcazione dei dogi a Venezia. Frutto della sua rilettura in chiave albanese del ciclo di affreschi di Paolo Veronese nella chiesa di San Sebastiano a Venezia è l’articolo La chiesa di San Sebastiano a Venezia, Paolo Veronese , le implicazioni albanesi: una storia tutta da riscrivere pubblicato sulla rivista «Ateneo Veneto», CC, terza serie 12/II, 2013, pp. 9-70.