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Andrea Jonathan Bertolai al Teatro Sperimentale di Tirana

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L’Istituto Italiano di Cultura è lieto di collaborare con il Teatro Sperimentale ‘Kujtim Spaghivogli” a Tirana per la produzione dello spettacolo teatrale Lo Straniero con la regia di Andrea Jonathan Bertolai del MAT-Movimenti Artistici Trasversali.

Il regista sarà a Tirana dal 15 al 29 ottobre per le audizioni per lo spettacolo che andrà in scena a dicembre.

Lo Straniero – Sinossi

Lo Straniero racconta la storia di Meursault, un impiegato apatico e indifferente che vive ad Algeri. Dopo la morte della madre, affrontata con totale distacco emotivo, la sua vita prende una piega tragica quando uccide un uomo apparentemente senza motivo, accecato dal sole e dal calore. Durante il processo, Meursault viene giudicato più per la sua insensibilità e per il suo rifiuto delle convenzioni sociali che per il crimine stesso. Condannato a morte, si confronta con l’assurdità dell’esistenza e accetta, infine, l’indifferenza del mondo. Attraverso una narrazione scarna e intensa, l’opera esplora temi come l’alienazione, il giudizio sociale, la libertà individuale e il senso (o non-senso) della vita, incarnando la filosofia dell’assurdo di Camus.

 

Motivazioni – Mettere in scena Lo Straniero di Albert Camus offre l’opportunità di esplorare temi universali e profondi che continuano a risuonare nel contesto sociale contemporaneo. La figura di Meursault, con la sua apatia emotiva e il suo rifiuto delle convenzioni sociali, rappresenta l’alienazione dell’individuo nella società moderna, una tematica ancora attuale. La narrazione affronta questioni di giustizia, moralità e identità, invitando il pubblico a riflettere sul proprio rapporto con le norme sociali e con il giudizio collettivo. Il processo che coinvolge Meursault diventa un potente simbolo delle dinamiche di esclusione e controllo sociale, esemplificando come la società possa condannare non solo le azioni, ma anche le visioni del mondo che sfuggono alla norma. Inoltre, l’ambientazione in Algeria, un contesto coloniale che evidenzia tensioni culturali e disumanizzazioni sistemiche, arricchisce ulteriormente la narrazione, permettendo una riflessione sull’identità e sull’alterità. La rappresentazione potrebbe anche stimolare discussioni su questioni attuali, come la gestione dell’alterità e le dinamiche di esclusione presenti nei conflitti contemporanei. Infine, mettere in scena Lo Straniero ci permette di confrontarci con la filosofia dell’assurdo di Camus, invitando il pubblico a considerare l’assurdità della vita e la ricerca di significato in un mondo indifferente. Attraverso questo spettacolo, offriamo una piattaforma per una rielaborazione critica e creativa di questi temi, rendendo Lo Straniero un’opera non solo da leggere, ma da vivere e discutere.

Note di Regia – Jonathan Bertolai

In questa adattamento de Lo Straniero di Albert Camus, la mia intenzione è esplorare la complessità dell’esperienza umana attraverso la figura di Meursault, un personaggio che rappresenta l’assurdo e l’indifferenza esistenziale. Metteremo in luce la sua alienazione e il suo distacco dalla realtà, creando un’atmosfera che rifletta il vuoto e la solitudine che lo circondano. Lavorerò con cinque attori: il protagonista Meursault e un gruppo composto da due attrici e due attori che si alterneranno in scene corali e individuali, interpretando le figure chiave della storia. La scenografia sarà minimalista, ridotta all’essenziale, per permettere al pubblico di concentrarsi sulle emozioni e sulle interazioni tra i personaggi. Le luci verranno usate per creare forti contrasti; lavoreremo sui colori suggeriti dal romanzo, in particolare in riferimento al cielo e alla luce solare che sembra alterare l’equilibrio di Meursault. Il suono sarà una presenza costante nello spettacolo: il mare, la campagna, le voci alterate e filtrate dalla sensibilità del protagonista.

La ricerca dei costumi seguirà inizialmente un approccio realistico e differenziato: Meursault avrà probabilmente un’evoluzione nel corso della storia, mentre gli altri personaggi cambieranno in relazione alla scena. In conclusione, questa produzione intende mettere in risalto la profondità dell’assurdo e dell’indifferenza che permeano l’esistenza di Meursault, attraverso un approccio visivo e sonoro che coinvolga emotivamente lo spettatore. La scelta di una scenografia minimalista, unita all’uso sapiente di luci e suoni, mira a creare un ambiente che rifletta il vuoto e la solitudine del protagonista, lasciando spazio alle emozioni e alle riflessioni del pubblico. La presenza di attori e attrici che si alternano in scene corali e individuali aiuterà a rappresentare le diverse sfaccettature dell’esperienza umana, rendendo questa interpretazione un’esperienza intensa e coinvolgente, capace di stimolare una profonda riflessione sulla condizione esistenziale e sull’assurdità della vita.

 

 

  • Organizzato da: Teatro Sperimentale di Tirana
  • In collaborazione con: IIC Tirana