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Urë – Performance e installazione sonora │ SEQUENZE e FREQUENZE

SeF_Veneri Bridge

Il suono è il mezzo più immediato per connettere culture, popoli e tempi.
Ancor prima del linguaggio articolato, è l’atto dell’emissione – il gesto ancestrale della voce e del respiro – a legarci in un’esperienza umana condivisa.
Urë, che in albanese significa “ponte”, nasce da questo presupposto: costruire, attraverso il suono, un legame profondo tra l’Abruzzo e l’Albania, due terre separate dal mare ma profondamente unite da storia e cultura.
L’installazione, ideata dagli studenti del Conservatorio di Pescara – Riccardo Cappelluti, Francesco De Sanctis e Massimo Ciancarelli – è il risultato di un’esplorazione collettiva del suono, del timbro e delle possibilità espressive dell’arte elettroacustica.
Accanto alla ricerca sulla cultura arbëreshe, testimonianza vivente della presenza albanese in Italia, Urë diventa uno spazio in cui si incontrano ricerca personale e collettiva, dove le registrazioni ambientali si fondono con processi di trasformazione creativa.
La collaborazione con il Conservatorio di Tirana ha dato forma a un’opera che incarna lo scambio, l’ascolto e la memoria, attraverso un percorso fatto di laboratori, registrazioni sul campo e diffusione sonora multicanale.
Per onorare la natura effimera e spontanea della connessione sonora, l’apertura dell’installazione sarà accompagnata da una breve performance dal vivo, che celebra il suono come ponte vivente – immediato, vitale e condiviso tra le culture.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura
  • In collaborazione con: Vila31 ArtExplora, Conservatorio di Pescara