L’Istituto Italiano di Cultura a Tirana in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell’Università Epoka è lieto di presentare la Open Lecture del Prof. Orazio Carpenzano Preside della Facoltà di Architettura della Sapienza di Roma “Architectural Rêveries”
Orazio Carpenzano
Professore ordinario di Progettazione Architettonica presso la Facoltà di Architettura della Sapienza Università di Roma. Preside della Facoltà di Architettura, Direttore della Scuola di Dottorato in Scienze dell’Architettura e Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Architettura – Teorie e Progetto. In precedenza è stato Direttore del Dipartimento di Architettura e Progetto (2016–2020).
Ha partecipato a concorsi di architettura ottenendo diversi premi e menzioni d’onore. I suoi progetti e scritti sono stati pubblicati su riviste e pubblicazioni nazionali e internazionali. Tra i lavori più recenti si annoverano il nuovo Corso Trento e Trieste a Lanciano, la Piazza delle Pietre d’Italia a Redipuglia e il Museo Federico Fellini a Rimini, attualmente in costruzione.
Oltre alla ricerca nell’ambito della progettazione urbana, incentrata principalmente sulle condizioni urbane contemporanee, ha sviluppato indagini complesse e originali al confine tra architettura, arte e tecnologie emergenti. È autore di oltre cento saggi sulle teorie e tecniche della progettazione architettonica e urbana. Oltre a un’intensa attività editoriale per Enti Pubblici e Istituzioni, cura mostre e convegni di architettura a livello nazionale e internazionale.
Architectural Rêveries
I progetti presentati esemplificano strategie contemporanee di integrazione tra memoria storica, restauro architettonico e rilettura creativa.
Il Memoriale della Casa della Terza Armata, concepito nel contesto del Centenario della Grande Guerra in Italia, rientra in una più ampia iniziativa governativa finalizzata alla valorizzazione dei luoghi della memoria militare. Il progetto unisce un accurato intervento di restauro a una concezione innovativa, utilizzando il riciclo architettonico per colmare la distanza tra l’astrazione retorica e imponente del sacrario militare e la dimensione umile e domestica della casa trasformata in memoriale. Attraverso l’inserimento di distinti “frammenti” architettonici – la Piazza, il Portale, il Muro, il Corridoio e il Piano Interrato – il progetto instaura un dialogo creativo con le strutture esistenti, dando vita a un palinsesto archeologico contemporaneo che arricchisce le narrazioni del passato con nuovi significati.
Il Museo Internazionale Federico Fellini a Rimini esplora anch’esso l’interazione tra memoria, immaginazione e spazio. Progettato da Orazio Carpenzano insieme a un team interdisciplinare che comprende il Gruppo Lumiere e Studio Azzurro, il museo si fonda sul concetto di “museo diffuso” – uno spazio attivo ed esperienziale in cui il visitatore assume ruoli alternativi di attore e regista. Coinvolgendo luoghi urbani iconici come Castel Sismondo, Piazza Malatesta, Piazzetta San Martino e il Cinema Fulgor, il progetto integra restauro e trasformazione per creare narrazioni multimediali immersive. Ogni luogo diventa un capitolo di una narrazione più ampia, evocando i processi di memoria continui ma frammentari che sono al centro dell’immaginazione creativa di Fellini.
Entrambi i progetti esprimono approcci innovativi all’architettura come mediatore tra memoria, storia ed esperienza contemporanea, dimostrando come il progetto possa attivamente reinterpretare e rivitalizzare le narrazioni culturali.