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ANNOTAZIONI VIDEO #7 – Lek M. Gjeloshi con “Aphelion”

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L’Istituto Italiano di Cultura presenta il VII appuntamento della Rassegna Annotazione video, con l’artista albanese Lek Gjeloshi che propone il video “Aphelion”. La proiezione è organizzata in collaborazione con il Qendra e Artit Agimi

 19.10.2024 ore 18:00

Centro dell’Arte Agimi – Tirana

Bulevardi Bajram Curri

Ingresso libero

Dopo la proiezione ci sarà un dialogo tra l’artista e il curatore Stefano Romano.

 

Breve descrizione video

Il tempo è una di quelle cose che, nella nostra percezione comune, è tra le più sfuggenti e difficili da controllare. A seconda del nostro stato d’animo può scorrere velocissimo oppure al contrario, pianissimo e poco importa se stiamo effettivamente controllando il quadrante del nostro orologio perché, anche in quel caso, la velocità del tempo dipenderà dalle emozioni che stiamo vivendo che ne influenzeranno inevitabilmente lo scorrere, almeno a livello percettivo. Nelle opere di Lek M. Gjeloshi possiamo avvertire questo leggero slittamento spazio-temporale di fronte al quale ci pone l’opera. E’ come se l’artista manipolasse leggermente lo scorrere del tempo per creare degli spazi provvisori nei quali farci percepire questa perdita di aderenza con la realtà.

Untitled #2” (video monocanale); “Huracán” (video a due canali); e “In the Visoki Deçani Crucifixion fresco there are no UFOs” (video a 3 canali), rappresentano tre modi di intendere lo spazio e il tempo, cui l’artista ci chiede di riflettere. Lo spazio metafisico, il senso di inaspettato e di mistero, il nostro stesso essere in qualche modo distaccati da ciò che ci succede attorno sono alcune delle tematiche su cui lavora Lek M. Gjeloshi. In queste tre opere ciò che sperimentiamo è un continuo spaesamento che avviene attraverso spazi e tempi che non combaciano mai perfettamente e che generano per questo un continuo mistero. Un mistero come quello che è per noi il nostro essere nell’universo galleggiando e ruotando vorticosamente secondo le leggi della gravità. Come un pianeta che oscilla continuamente tra perielio e afelio, in un misterioso viaggio galattico.

 

Bio Lek M. Gjeloshi

Lek M. Gjeloshi (1987, AL) è un artista albanese che oggi vive e lavora a Scutari, in Albania. La sua pratica multimediale esplora gli effetti alienanti degli spazi in un limbo.

Il suo lavoro è stato esposto in diverse mostre personali e istituzioni, tra cui Manifesta 14, Villa Romana, École Nationale des Beaux Arts de Lyon, Stacion Center for Contemporary Art Prishtina, Kunsthalle West, Bazament Art Space, Autostrada Biennale, Manifattura Tabacchi, Zeta Gallery, Moscow Museum of Modern Art, National Gallery of Arts in Albania, Naan Gallery e Civic Gallery of Shkodër. Dopo essersi laureato in Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Firenze, nel 2016 è stato insignito del Premio “Ardhje” per giovani artisti visivi in Albania dall’Istituto d’Arte Contemporanea di Tirana. Nel 2018 è stato artist-in-residence presso la Residency Unlimited di New York.

Annotazioni Video

Il concetto di annotazione ci rimanda all’atto del prendere nota, del cogliere un elemento su cui vogliamo riflettere, o che vogliamo ricordare. Ha a che fare con quello che ci colpisce rispetto al flusso di informazioni a cui stiamo partecipando, quindi parla di noi, ci posiziona rispetto a ciò che abbiamo di fronte. Annotazioni Video è un progetto dell’Istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con il Comune di Tirana e curato da Stefano Romano, che nell’arco di tre anni vuole riflettere sulle dinamiche sviluppate nelle ricerche di alcuni dei protagonisti dell’arte contemporanea italiana ed albanese che hanno come medium comune il video.

Bio Stefano Romano

Stefano Romano, (Napoli, 1975) artista, curatore e ricercatore. La sua pratica artistica esplora le pro-fonde contraddizioni che risiedono nella nostra realtà, spesso indagata in relazione all’architettura, ai contesti urbani e sociali. La ricerca si traduce in azioni temporanee, performance, installazioni, opere video e fotografiche co-struite secondo una struttura grammaticale capace di generare sempre situazioni inaspettate e una struttura temporale flessibile. Nel 2023 ottiene un PhD in architettura presso l’Università di Ferrara e nel quadro di questo dottorato, inizia a lavorare come professore presso la Polis University a Tirana, nella facoltà di Art e Design. Lavora da più di venti anni in Albania dove ha concepito diversi progetti come artista e come curatore. Ha concepito il progetto 1.60insurgent space il cui focus era lo spazio pubblico, è stato anche co-fondatore del  T.I.C.A. (Tirana Institute of Contemporary Art). Nel 2012 è stato co-fondatore del collet-tivo DZT (DyZeroTre) e della piattaforma MAPS – Mobile Archive on Public Space. Il suo ultimo progetto è The Mobile School of Visual Arts, un progetto pedagogico basato sull’idea di arte come produzione di conoscenza e partecipazione attiva.

Il suo lavoro è stato esposto in mostre e musei nazionali e internazionali, tra le quali: Fondazione Pini (Milano, Italia), Collezione Giuseppe Iannaccone (Milano, Italia), Rotor (Graz, Austria), Autostrada Bien-nale (Prizren, Kosovo); BACO arte contemporanea (Bergamo, Italy); Artopia Gallery (Milano, Italia); Ca-reof (Milano, Italia); Placentia Arte (Piacenza, Italia); GAMeC area Palestra, (Bergamo, Italia); Galleria Alice & altri lavori in corso (Roma, Italia); 54° Biennale di Venezia – Padiglione delle Accademie di Belle Arti, Arsenale (Venezia, Italia); Macro Future (Roma Italia); GC.AC (Monfalcone, Gorizia, Italia); Neon campo base (Bologna, Italia); Triennale (Milano, Italia); Chelsea Art Museum (New York, USA); Tirana Bienale3 (Tirana, Albania); Museo d’arte Contemporanea di Villa Croce (Genova, Italia); The Yugoslav Biennial of Young Artist, Centre for Contemporary Arts (Vrsac/Belgrade Serbia e Montenegro); Via Farini (Milano, Italia); Boston Cyberarts Festival, Coolidge Corner Theatre (Boston U.S.A).

  • Organizzato da: IIC Tirana
  • In collaborazione con: Centro dell'Arte Agimi