L’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con la Facoltà di Lingue Straniere dell’Università di Tirana è lieto di presentare la conferenza della Prof.ssa Klara Kodra dal titolo: Ricchezza di linguaggio e ricchezza di messaggio in landolfi: Problemi di traduzione.
L’italiano è una lingua particolarmente ricca di vocaboli e di espressioni fraseologiche, possiede un lessico di grandissima ricchezza e varietà, così come l’albanese è una lingua di una particolare ricchezza di suoni come pure di particolari categorie grammaticali. Questa ricchezza lessicale rende maggiormente facile una grande varietà di stili e di tecniche formali.
Tommaso Landolfi ha trattato particolari tematiche sociali ed etiche, ancor vive oggi, ma colorate di un’angoscia esistenziale. Si può definirlo in un certo senso scrittore elitario, ma è caratteristico che alterni uno stile per così dire aulico, baroccheggiante con termini arcaici ad uno stile semplice e dimesso, quasi sciatto.
Che cosa può trovare la nuova generazione nei racconti di Landolfi? L’autore tratta problemi sociali ed etici come il problema dei rapporti di coppia, i contrasti fra il mondo maschile ed il mondo femminile, fenomeni drammatici come il bullismo e lo stupro, i pericoli dell’amore possessivo che può condurre all’omicidio, il tema della vendetta , il toedium vitae che può causare il suicidio, senza escludere una dolorosa solidarietà umana, il sentimento della compassione reciproca, la ricerca del bello attraverso l’arte, l’amore erotico non inteso come solo desiderio di piacere e di possesso, ma anche come sentimento di sacrificio e sincero desiderio della felicità del partner.
La prof. Dr. Klara Kodra parlerà delle problematiche riscontrate nella traduzione di Landolfi che ha allestito il suo personalissimo stile ponendo grande attenzione al linguaggio e alle questioni di lingua con un uso originale e suggestivo di letterarismi, arcaismi, toscanismi, neoformazioni e particolari allomorfi.
Klara Kodra è una studiosa e una critica letteraria presso l’Accademia degli Studi Albanologici, scrittrice e traduttrice di opere dall’italiano all’albanese come “Cuore” di De Amicis e “Le più belle pagine di Tommaso Landolfi” scelte da Calvino. Ha collaborato con la cattedra di letteratura albanese dell’Università di Cosenza per la sistematizzazione dei manoscritti di Jeronim De Rada, con l’Università di Praga con il progetto di una breve storia della letteratura albanese (scritta in italiano) dal titolo “Letteratura e ideologia”, ed ha partecipato a diversi convegni nazionali e internazionali in Albania e all’estro con relazioni e interventi sulla letteratura. Ha pubblicato opere sulla poesia e la drammaturgia arbëresh, su alcuni scrittori arbëresh, come Zef Serembe, De Raga, Jul Variboba, e sulla letteratura d’infanzia.
Giovedi’ 27 ottobre alle ore ore 10:00 presso l’Aula Europa della Facoltà di Lingue Straniere dell’Università di Tirana