L’Istituto Italiano di Cultura in collaborare con il Teatro Nazionale di Tirana presenta lo spettacolo “La Visita” per la regia di Davide Iodice, uno dei registi di maggior successo del teatro contemporaneo.
Fu d’improvviso, non si sa per quale motivo, ma lui, ma l’angelo si ritrovò a sorvolare i cieli della terra. Lo sa bene, lo ricorda bene il matto del paese, perché fu il primo a vederlo e l’ultimo a dimenticarlo.
L’angelo sorvola, pieno di stupore, cieli che aveva soltanto sognato o immaginato, fin quando un prete, il prete di quel paese o di quel che ne resta d’un paese, le cui cicatrici della guerra sono ancora visibili, gli spara. Il prete spara all’angelo. Stravolto e sorpreso da questo essere straordinario e dal profondo senso di colpa, il prete si risolve ad accogliere e curare il suo ospite; un angelo, meraviglioso e ambiguo, che osserva con gl’occhi della meraviglia quella “vita”, quella vita tutta umana. Una vita, però che lentamente si fa difficile, complessa, complice soprattutto l’ostilità del paese che mal sopporta la visita dello straniero, dell’angelo, stigmatizzandone la sua deformità, la sua diversità. Via via appesantito da umiliazioni e scherno, impossibilitato nel ritorno al paese celeste e “ingabbiato” in quello umano, l’angelo troverà sollievo solo nella musica di un violino, di cui è un sublime esecutore, e “asilo” solo negli occhi e nell’amore di Delia.
Il testo alla base della partitura scenica, trae libera ispirazione da “La Visita Meravigliosa” di Herbert George Wells, visionario precursore di generi e linguaggi, spostando però l’asse del suo interesse dalla satira nei confronti del conformismo e del perbenismo vittoriano, verso una critica più contemporanea, che riguarda soprattutto il modo in cui noi accogliamo “chi viene da fuori”, lo straniero. Che tu sia un immigrato o un angelo, non importa; se non sei come me, se non ti riconosco, allora sei un pericolo.
da La Visita Meravigliosa di H.G.Wells
testo_ Fabio Pisano
traduzione_ Zija Vuka
adattamento, spazio scenico e regia_ Davide Iodice
musiche originali_ Lino Cannavacciuolo
luci_ Loic Hamelin
costruzioni scenografiche e costumi_ Divni Gushta
assistente alla regia_ Jozef Shiroka
produzione_ Teatro Migjeni/Sardegna Teatro
distribuzione_ Danilo Soddu
produzione_ Teatro “Migjeni” di Scutari con il sostegno dell’IIC di Tirana
Interpreti e ruoli in ordine di apparizione:
Nikolin Ferketa – il matto
Raimonda Markja – la madre/narratrice/il paese
Pjerin Vlashi – il prete
Fritz Selmani – angelo
Rita Gjeka Kacarosi – la governante/narratrice/il paese
Julinda Emiri – Delia/narratrice/il paese
Jozef Shiroka- il medico/il paese
Merita Smaja – la signora/il paese
Alexander Prenga – il militare/narratore/il paese
Vladimir Doda – il contadino/il signor Doda/il paese
DAVIDE IODICE – Diplomato in regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma con il Maestro Andrea Camilleri. È tra i fondatori della compagnia libera mente di cui è stato direttore artistico. È stato condirettore artistico del Centro di Ricerca Teatro Nuovo di Napoli. È ideatore e direttore artistico della Scuola Elementare del Teatro | conservatorio popolare per le arti della scena, progetto di arte e inclusione sociale. È responsabile dei progetti di arte e inclusione sociale per il Teatro Trianon Viviani.
Ha collaborato a vario titolo con Carmelo Bene, Leo De Berardinis, Carlo Cecchi, Roberto De Simone, con il maestro guarrattellaro Bruno Leone e con danzatori e performers del Tanz Theater di Pina Bausch, della Compagnie Maguy Marin e del Mark Morris Dance group. Ha lavorato e lavora con il teatro in diversi luoghi del disagio, dall’Ospedale Psichiatrico S.Maria della Pietà di Roma al Carcere di Volterra, a quelli della Giudecca e di Nola, fino al dormitorio pubblico di Napoli e all’OPG di Secondigliano.
Il suo teatro e il suo lavoro pedagogico, oltre che in Italia sono stati prodotti e accolti in Francia, Inghilterra, Spagna, Svizzera, Germania, Svezia. Ha realizzato opere radiofoniche per Radio 3 Rai con la collaborazione di Goffredo Fofi e Maurizio Braucci , il docufilm collettivo Com’è bella la Città con Roberta Torre, Pasquale Pozzessere, Giovanni Maderna ed è protagonista e autore della scrittura scenica del docufilm Gelsomina Verde pere la regia di Massimiliano Pacifico. Il suo teatro è oggetto di pubblicazioni su libri e riviste specialistiche nazionali e internazionali e di diverse tesi di laurea e dottorato presso Università e Accademie di Belle Arti di Napoli, Salerno, Milano, Bologna, Pisa, Palermo, Pavia, Cagliari, Siena.
Di recente pubblicazione: Mal’essere all’interno del volume Dopo Eduardo, trent’anni di nuova drammaturgia a Napoli, di Luciana Libero, il volume La Poetica teatrale di Davide Iodice, di Marina Sorge Ediz. Università di Napoli L’Orientale e la drammaturgia dello spettacolo La Luna, edizioni Opere da Tre Soldi.
2022 Premio La fiaba magica
2019 Premio ANCT Associazione Nazionale Critici del Teatro
2017 Finalista Premio Le Maschere del Teatro Italiano con Mal’essere, da W. Shakespeare, riscrittura in napoletano dei rappers Fuossera, Joel, Sha One, ‘Op Rot, Capatosta
2016 Finalista Premio Le Maschere del Teatro Italiano con Euridice e Orfeo, di Valeria Parrella. Adattamento e regia Davide Iodice
2009 Premio Girulà Teatro a Napoli per ‘A Sciaveca, di Mimmo Borrelli, adattamento Mimmo Borrelli e Davide Iodice. Regia Davide Iodice
2005 Nomination Premio Golden Graal per Psicosi 4.48 Cantico da Sarah Kane
2000 Premio Girulà Teatro a Napoli per La Tempesta, dormiti gallina dormiti, da William Shakespeare, riscrittura in napoletano di Silvestro Sentiero. Regia Davide Iodice
1999 Premio Speciale Ubu per La Tempesta, dormiti gallina dormiti, da William Shakespeare, riscrittura in napoletano di Silvestro Sentiero. Regia Davide Iodice
1998 Premio Lo Straniero
1997 Segnalazioni ai premi Ubu per Senza naso né padroni, una specie di Pinocchio, di Marcello Amore e Sergio Longobardi. Adattamento e regia Davide Iodice.
1995 Premio Ubu come spettacolo dell’anno a Finale di Partita, regia Carlo Cecchi di cui è aiuto regista
1993 Menzione speciale Premio Nazionale Eti Scenario con Dove gli angeli esitano, di Davide Iodice e Carmelo Pizza. Regia Davide Iodice e Carmelo Pizza