L’Istituto Italiano di Cultura a Tirana, in collaborazione con il Politecnico di Bari e le Università di Bologna, Chieti-Pescara, Foggia, Macerata presenta: “Le Missioni archeologiche italo-albanesi. Giornata di studi in onore dell’Archeologa Sara Santoro”
21 aprile 2017, ore 16.00 – 18.00
Museo Archeologico di Durazzo
Ingresso libero
Programma
Saluti
Adriana Frisenna, Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Tirana
Alberto Cutillo, Ambasciatore d’Italia in Albania
Luan Përzhita, Direttore dell’Istituto Archeologico Albanese
Massimo Bianchi, Consorte e collaboratore della prof.ssa Sara Santoro
Le Missioni archeologiche italo-albanesi. Risultati delle ricerche condotte nell’ultimo anno
Intervengono
Roberta Belli, Luigi Caliò, Missione archeologica a Byllis, Politecnico di Bari
Enrico Giorgi, Giuseppe Lepore, Missione archeologica a Phoinike e Butrinto, Università di Bologna
Sonia Antonelli, Missione archeologica a Durazzo, Università di Chieti-Pescara
Roberto Perna, Missione archeologica ad Hadrianopolis e nella valle del Drino, Università di Macerata
In memoria dell’Archeologa Sara Santoro
Proiezione del video realizzato dagli allievi e colleghi della Prof.ssa Sara Santoro coordinati dalla Dott.ssa Brunilda Liçaj, Università di Durazzo.
Intervengono
Giuliano Volpe: Sara Santoro, una vita per l’archeologia tra Italia e Albania, Università di Foggia
Afrim Hoti: Il contributo della Prof.ssa Sara Santoro allo sviluppo delle ricerche archeologiche a Durazzo, Università di Durazzo
Presentazione del volume di Barbara Sassi: Dyrrachium III. Storia e archeologia di una città portuale tra Oriente e Occidente, ed. Edipuglia.
Sara Santoro (1950-2016)
Nata nel 1950, è stata professore associato di Archeologia e storia dell’arte greca e romana, Archeologia delle Province Romane e Metodologia della ricerca archeologica, presso l’Università di Parma dal 1997 al 2009 e di Archeologia romana presso la Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università di Bologna (1998-1999). E’ stata chiamata presso l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara come professore ordinario di Archeologia classica nel 2009, dove è stata una docente molto amata e seguita dagli studenti. La sua poliedrica e versatile ricerca spaziava dall’urbanistica greca e romana alla produzione artigianale, dalla metodologia all’archeometria, dalla pittura romana alla ceramica. Dal 1982 al 1994 è stata direttore del Museo Civico Archeologico di Bazzano. Ha diretto dal 1988 al 2005 lo scavo del sito fortificato di Castelraimondo del Friuli, e ha curato la realizzazione del Parco archeologico-culturale di Castelrimondo. Dal 1998 al 2005 è stata responsabile scientifico del progetto “insula del Centenario” a Pompei, dell’Università di Bologna, e ne ha curato la pubblicazione in più volumi.
Dal 2001 al 2004 è stata responsabile scientifico del Progetto “Durres” dell’Università degli studi di Parma. Le attività, su invito delle autorità albanesi, si sono rivolte in particolare alla realizzazione di interventi di formazione e aggiornamento di operatori e tecnici nel settore della tutela, del restauro, della promozione culturale. Ha inoltre coordinato la realizzazione della carta del rischio archeologico della città. Dal 2004 è stata direttore del progetto pilota della Missione archeologica italiana a Durrës, finanziata dal Ministero degli Affari Esteri italiano, dirigendo lo scavo dell’anfiteatro romano, in collaborazione con l’Istituto di Archeologia e l’istituto dei Monumenti di Cultura d’Albania, e ha cooperato alla realizzazione di numerosi scavi di emergenza in vari punti della città, oltre che diverse campagne di ricognizione nel comprensorio settentrionale del territorio regionale.
Ha preso parte a diversi gruppi di ricerca internazionali (sulla ceramica romana, sul mosaico antico e sulla pittura romana). E’ stata coordinatore di varie ricerche europee, e coordinatore internazionale di un progetto europeo Tempus che riunisce 11 università per la realizzazione di corsi di alta formazione nel settore della valorizzazione archeologica in area balcanica; è stata inoltre responsabile di unità di ricerca nei progetti TEMPUS IV aventi per oggetto la riforma dei curricula universitari e dei dottorati nel settore umanistico in area balcanica e centro asiatica.
Ha organizzato convegni internazionali sull’insediamento minore alpino, sull’archeometria della ceramica, su problemi di coperture delle aree archeologiche, sul patrimonio archeologico albanese, sugli strumenti della salvaguardia del patrimonio archeologico, sull’archeometria applicata a Pompei ed una grande mostra internazionale su quest’ultimo sito.
È stata autrice di oltre centosessanta pubblicazioni scientifiche.