La Galleria Zeta è lieta di invitarvi ad un evento in occasione della mostra di Valentina Bonizzi: Lo Stato Transitorio di Vicende Possibili, che presenterà gli interventi di Luisa Perlo (curatrice, a.titolo | Torino), Brunilda Pali (ricercatrice all’Istituto di Criminologia di Leuven, KU Leuven| Belgium) e Diana Malaj (attivista, ATA | Kamza).
Tutte e tre hanno scritto sul lavoro di Bonizzi da diversi punti di vista: curatoriale, narrativo e collaborativo. Per questo evento, entrambi i lavori visuali in mostra e i testi scritti si sveleranno attraverso una conversazione performativa che precede la pubblicazione dallo stesso titolo dell’esposizione.
Brunilda Pali è una ricercatrice post dottoranda all’Istituto di Criminologia di Leuven. Brunilda ha studiato psicologia all’Università del Bosforo, Gender Studies alla Central European University, Cultural Studies a Bilgi e Criminologia a KU Leuven. Le sue aree di interesse dono il femminismo, teoria sociale critica, giustizia riparativa e sociale, l’arte e la letteratura. Brunilda scrive di giustizia riparativa su http://www.restorotopias.com e su altri interessi nel blog collettivo http://www.securitypraxis.eu.
Luisa Perlo è cofondatrice di a.titolo, associazione creata nel 2001 dall’omonimo collettivo di curatrici, critiche e storiche dell’arte, fondato a Torino nel 1997 con Giorgina Bertolino, Francesca Comisso, Nicoletta Leonardi e Lisa Parola. a.titolo è stato il primo collettivo curatoriale in Italia, e tra le prime realtà del paese ad operare con progetti artistici nello spazio pubblico secondo metodologie collaborative, partecipative e processuali. a.titolo indaga e promuove le relazioni tra arte, ambiente urbano e sociale, curando progetti di arte pubblica e context-specific, mostre, workshop, residenze, video, performance e programmi sperimentali di formazione e produzione culturale a carattere multidisciplinare. Negli anni Duemila ha curato sotto l’egida della Fondazione Adriano Olivetti, nel quadro del programma di rigenerazione urbana Urban 2 della Città di Torino, la prima applicazione italiana di Nuovi Committenti, il programma della Fondation de France per la produzione di opere d’arte commissionate dai cittadini, di cui è l’attuale referente per l’Italia. http://www.atitolo.it/
Diana Malaj è una delle tre fondatrici del gruppo di attivisti ATA, la quale priorità è la giustizia per l’uso di spazi culturali nella loro città, l’unico luogo dove hanno la possibilità di incontrarsi. Diana è laureata in legge ed è un’attivista focalizzata sul diritto dell’accessibilità della cultura nella periferia, con un focus specifico sul ruolo della donna nell’arte e nella letteratura. È interessata in quello che definisce “Il terreno di azione e riflessione” che definisce l’essere umano come un soggetto della legge e diritto e la sua resistenza come un atto creativo. Attraverso l’attivismo con il gruppo ATA, ha avuto la possibilità di esplorare diverse discipline come l’antropologia, il giornalismo, la letteratura e la legge, ognuno come un modo per concepire nuovamente la dimensione dei movimenti sociali e l’attivismo. http://www.nyje.al/